Il M5S ha aperto
la porta ad un’alleanza con il Pd. Sembra sia nata la nuova sinistra. Non penso che l’alleanza tra i due partiti, ad oggi, sia cosa facile. Prima di tutto, perché sono molto diversi. L'alleanza farebbe perdere a ciascuno la propria identità. Certo, il discorso può avere una valenza di prospettiva e puntare soprattutto alle prossime elezioni politiche, così da avere il tempo per preparare un substrato politico/culturale comune. La strada, però, è irta di insidie che potrebbero favorire il centrodestra ottenendo l’'effetto contrario rispetto a quello desiderato. Innanzitutto, il primo banco di prova dovrebbe essere quello delle elezioni ammnistrative. Il sogno di sconfiggere il centrodestra si scontra allora con il fatto ched per il Pd, appoggiare i sindaci a 5 stelle vorrebbe dire rinnegare tutto quanto detto a livello locale negli ultimi quattro anni. Inoltre, anche i pochi candidati condivisi (ad esempio alle Regionali in Liguria) incontrano molte difficoltà. Certo, in politica da qualche tempo si vede tutto ed il contrario di tutto (ci ricordiamo tutti la solenne promessa di Zingaretti “mai con i 5S”), ma una incoerenza del genere avrebbe pesanti strascichi elettorali, oggettivamente misurabili. Poi, l’alleanza con i 5S sancirebbe l'abbandono da parte del Pd della posizione al centro, lasciando uno spazio enorme da occupare, al centrodestra in versione attuale o, comunque, ad altre forze alternative al Pd. Difficile puntare al voto liberale ed a quello del popolo delle partite Iva presentandosi insieme a Di Maio & C.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota