
Le scuole sono chiuse da febbraio.
Una cosa mai successa, neppure in tempo di guerra. Le discussioni di questi giorni sono dunque incomprensibili. Incomprensibile è il comportamento del ministro dell’Istruzione che rimbrotta questo o quello dando l’impressione di non avere le idee chiare sul da farsi: dal territorio arrivano infatti segnali di una grande incertezza che regna tra i dirigenti scolastici sulle procedure da seguire. incomprensibile, poi, è che ci sia qualcuno che dica ancora che l’apertura delle scuole è rischio o che comunque prima di procedere occorre verificare il livello dei contagi. Non possiamo permetterci di tenere le scuole chiuse e neppure di condizionarne ancora l’operatività. Gli studenti rispettino le regole sul distanziamento, ma facciamola finita con questa pantomima, banchi con le rotelle compresi. In questi giorni le spiagge sono affollate di vacanzieri e qualcuno pensa di tenere ancora gli studenti a casa? A mio avviso i vari esperti chiamati al capezzale di questo o quel politico dovrebbero concentrarsi sulla ricerca del vaccino piuttosto che invocare o suggerire ulteriori chiusure che il Paese non può più reggere.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota