NOVARA – 10-09-2020 -- Riduzione della tassazione
sul lavoro, semplificazione burocratica e aumento della produttività, oltre a investimenti in infrastrutture, stradali e informatiche: sono gli assi portanti per una strategia di rilancio dell'economia e dell'occupazione che secondo il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa, consenta di guardare oltre l'emergenza Covid e l'impatto che rischia di avere sul sistema produttivo e sul mercato del lavoro, tanto a livello nazionale quanto a livello locale.
“Si tratta – sostiene Filippa – di interventi che non possono più essere rinviati se vogliamo provare a far ripartire il nostro Paese e a fargli avere il ruolo che merita in Europa. Non possiamo continuare a essere il fanalino di coda della Ue: l’anno scorso il Pil italiano era al livello della crisi del 2009, mentre quello tedesco era superiore del 30%, e dopo la crisi Covid torneremo indietro di trent’anni. Abbiamo un rapporto deficit/Pil al 160% e stiamo spendendo soldi pubblici per dare sussidi, non per fare investimenti come in Germania e in Francia. Per questo dobbiamo approfittare più possibile dei fondi europei che saranno a disposizione già nei prossimi mesi, cercando di utilizzarli al meglio attraverso una progettualità lungimirante e in una prospettiva di medio/lungo termine”.
“Ogni azione – aggiunge – deve essere misurata in base ai risultati ottenuti. Anche per quanto riguarda i rapporti di lavoro dobbiamo avere il coraggio di prendere atto che l’attuale sistema non funziona, altrimenti non avremmo migliaia di disoccupati, specialmente tra i giovani. Il sindacato deve difendere i suoi iscritti, che sono principalmente lavoratori dipendenti e pensionati, ma noi dobbiamo pensare anche a chi non sta lavorando, in particolar modo ai giovani”.
Filippa chiude soffermandosi su “chi entra per la prima volta nel mercato del lavoro: se i primi stipendi di un neo-assunto sono di poco superiori al "reddito" percepito da chi riceve solo sussidi come possiamo motivare i giovani a professionalizzarsi e a cercare un impiego soddisfacente? Dobbiamo incentivare le persone a cercare un lavoro e a specializzarsi sempre più, non dare loro soldi per far niente”