1

carabinieri lavoro

 

VERCELLI 24-09-2020 Le misure di contenimento

 

per fronteggiare e superare l’emergenza covid, passano anche per una serie di procedure che i datori di lavoro devono adottare nel proprio ambito al fine di tutelare i lavoratori nelle aziende. Proprio al fine di assicurare che la necessità di lavoro possa trasformarsi in un rischio di contagio, aderendo ad un indirizzo della Prefettura di Vercelli, che ha voluto mandare un senale deciso di attenzione anche al mondo del lavoro, I Carabinieri delle diverse stazioni presenti sull’intero territorio della provincia, congiuntamente ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vercelli, supportati anche dal personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro hanno avviato, sin dalla così detta “fase 2 dell’emergenza covid-19” una serie di controlli nelle ditte e cantieri della provincia, al fine di verificare il rispetto dei protocolli assunti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per contrastare e prevenire la diffusione del nuovo coronavirus nei luoghi di lavoro.
Oltre 200 le attività produttive sino ad oggi controllate: ad onore degli imprenditori della provincia, va detto che nella stragrande maggioranza dei casi è stato riscontrato il rispetto dei protocolli covid nell’ambito delle aziende. In alcune imprese, invece è stato accertato il mancato rispetto della normativa non essendo state rispettate le prescrizioni imposte, quali, ad esempio, la limitazione del con i fornitori, i clienti ed il personale dipendente, oppure per la mancanza di servizi igienici
differenti per personale e soggetti esterni, rispetto delle capienze al fine di assicurare nei locali un numero massimo di persone tale da consentire il distanziamento interpersonale etc. In tutto sono state contestate una ventina di sanzioni amministrative che, in base alle disposizioni di legge prevedono una sanzione nominale pari a 400€, somma che si riduce a 280€ nel caso in cui si proceda al pagamento nei 5 giorni successivi alla notifica.
Evidentemente trattandosi di lavoro dipendente gli accertamenti hanno fatto emergere, in rari casi, gravi violazioni della normativa sul lavoro o sulla prevenzione infortuni: è il caso di tre aziende nelle quali sono state riscontrati adempimenti mancati adempimenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro i cui titolari sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. Diverso il caso di due aziende per le quali è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale, misura attuata quando il
numero dei dipendenti irregolari supera il 20% del totale degli occupati, successivamente revocata per la successiva regolarizzazione delle posizioni lavorative: si tratta di un ristoratore della Valsesia, all’interno del quale sono stati identificati 4 lavoratori irregolari su un numero complessivo di otto dipendenti, e di un’attività commerciale nella quale su 3 dipendenti due sono risultati impiegati in “nero”. I controlli proseguiranno costantemente anche nelle prossime settimane.

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.