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PIEMONTE – 30-09-2020 -- L’assessore regionale

al Welfare Chiara Caucino torna a parlare della sua visione sulle strutture per i minori dopo che la trasmissione televisiva “Fuori dal Coro” ha trattato l’argomento con una serie di servizi, uno dei quali ha riguardato la situazione di una comunità terapeutica di Rocchetta Belbo, nel Basso Piemonte.

“Innanzitutto - sottolinea l’Assessore - i minori che si trovano ad affrontare una fase più o meno lunga della loro vita all’interno di comunità debbono poter godere di standard elevatissimi. La loro permanenza deve essere caratterizzata da una condizione di benessere assoluto, in ambienti di qualità dove svolgere attività socializzanti ed educative adeguate e integrarsi nel tessuto sociale locale. E’ pertanto necessario che le Istituzioni pretendano gli standard massimi per i bambini e i ragazzi che già provengono da situazioni di forte disagio”.

“Proprio in questa direzione – prosegue l’assessore - vanno le modifiche dei requisiti strutturali a cui gli uffici regionali stanno lavorando proprio su nostro stimolo, in quanto non debbono più esistere luoghi isolati dal mondo: basta a sbarre a porte e finestre, basta immobili decrepiti, indecorosi e inadeguati. Occuparsi dei minori deve essere una vocazione, non un business. Al centro c’è il loro benessere, non il profitto. Se qualcuno ha inteso in modo diverso, non ha davvero capito”.

 

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