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danni maltempo

NOVARA-VERCELLI -BIELLA - 06-10-2020 -- Dopo il maltempo,

si fa la conta dei gravi danni subiti anche dall'agricoltura e non solo.
“Stiamo contattando tutti i nostri agricoltori per avere un quadro dei danni e delle problematiche, ribadiamo che siamo a disposizione per chiunque avesse necessità. Abbiamo avuto segnalazione di migliaia di ettari di riso inondato e purtroppo non ancora raccolto tra le province di Novara, Vercelli e Biella; apicoltori che hanno perso quasi duemila arnie in varie parti delle nostre province. In tutte le valli ci sono problematiche. Anche gli allevatori in pianura sono in difficoltà perché la mancanza di elettricità in alcune zone del novarese ha messo in difficoltà la mungitura, mentre nel biellese l’esondazione del Cervo ha danneggiato campi e pascoli, portando pietre e fango e rendendo i terreni inservibili. Dai primi dati raccolti Coldiretti Piemonte stima danni per oltre 300 milioni di euro. Possiamo calcolare che una buona percentuale sia nelle nostre quattro province, valutando anche il fatto che stiamo ancora stimando i danni ai prodotti stoccati nei magazzini allagati, il costo dei macchinari e delle strutture danneggiate e il valore dei lavori di ripristino e pulizia di campi, aziende e argini”, spiegano Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli e Biella e Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara e Vco insieme a Francesca Toscani, direttore di Coldiretti per le quattro province e che nelle scorse ore, con altri rappresentanti delle zone seguite da Coldiretti, ha incontrato il Presidente della Regione Cirio durante i sopralluoghi che ha svolto in Piemonte, per portare le testimonianze e le problematiche del settore agricolo.


“A fronte di questa situazione disastrosa è quanto mai necessario il riconoscimento dello stato di emergenza che la Regione ha già inoltrato poiché i danni sono davvero ingenti considerando oltre all’agricoltura anche le infrastrutture. Continueremo il monitoraggio e la conta dei danni, in continuo aggiornamento da parte dei nostri tecnici che stanno prestando aiuti alle imprese coinvolte. Chiediamo anche a enti e istituzioni di fare il possibile per attuare procedure snelle per il loro riconoscimento e il risarcimento. Eventi di questa portata dimostrano ancora più l’urgenza di una attività di prevenzione, come da sempre sosteniamo, a tutela di territori che vivono già soltanto grazie al presidio dei nostri imprenditori agricoli. E’ fondamentale la gestione delle acque e degli alvei dei fiumi per evitare di agire sempre e solo in emergenza, prevenendo gli eventi alluvionali con una rapida programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del tessuto idrografico piemontese. Senza dimenticare che è anche necessario sostenere le nostre aziende con coperture assicurative accessibili senza costi elevati”, sostengono Dellarole, Baudo e Toscani

 

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