BORGOSESIA - 13-10-2020 -- "Modello Genova" per la ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia, distrutto dalla piena del fiume lo scorso 3 ottobre: è questa la strategia che secondo industriali e amministratori del territorio dovrà essere seguita per abbreviare più possibile i tempi di realizzazione di un'infrastruttura vitale per le province di Novara e di Vercelli, ma anche per il vicino Biellese.
Il percorso da seguire, definito nel corso di una riunione svoltasi ieri nella delegazione di Borgosesia di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), ha come prima tappa l'incontro, già fissato per giovedì 15 ottobre, alle 16,30, con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
"Gli chiederemo di verificare la possibilità di attivare una gestione commissariale per ricostruire l'opera - spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa - perché dobbiamo assolutamente evitare che passino anni prima di vedere avviati i lavori. L'impatto negativo coinvolge centinaia di aziende e migliaia di lavoratori di distretti industriali fondamentali come il tessile e la rubinetteria-valvolame, che sono tra i più importanti in Italia, senza contare i costi indiretti dell'assenza del ponte, come i maggiori tempi di percorrenza richiesti a persone e merci e il conseguente aumento di traffico e inquinamento. Servono certezze sui fondi disponibili e sui tempi della ricostruzione. Per questo verificheremo la possibilità di chiedere al Ministero una procedura d'urgenza che coinvolga direttamente anche l'Anas".
Tutti i partecipanti alla riunione convocata da Filippa (i sindaci di Romagnano Sesia, Alessandro Carini, di Gattinara, Daniele Baglione, e di Grignasco, Katia Bui, il presidente della provincia di Vercelli e sindaco di Varallo, Eraldo Botta, i consiglieri regionali Angelo Dago, Carlo Riva Vercellotti e Alessandro Stecco e la consigliera della Provincia di Novara Elena Foti, insieme a funzionari e dirigenti dell'ente e di Cnvv) hanno concordato sulla necessità di procedere in sinergia per fare in modo che vengano definite da subito competenze e responsabilità.
Secondo le prime rilevazioni della Cnvv, i danni subiti dalle aziende valsesiane a causa dell'alluvione sono superiori ai 4 milioni di euro.