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scuola banchi

VERCELLI 24-09-2024 “Io vengo da un paese di 4.000 abitanti, che ospita la più grande comunità croata del vercellese.
Ho sempre frequentato la scuola insieme a ragazze e ragazzi di nazionalità diversa dalla mia. I miei amici non sono nati in Italia, ma sono cresciuti, vivono e hanno studiato
qui! Loro si sentono italiani, ma nonostante questo, non possono votare, partecipare a concorsi pubblici o intraprendere percorsi di studio all'estero.
Ci vogliono più di 2 anni per ottenere la cittadinanza, e per farne richiesta bisogna pagare quasi 300 euro e avere un reddito di oltre 8.000€.
Perché queste/i ragazze e ragazzi devono “pagare” per sentirsi dire ufficialmente che sono italiani?
Lo Ius Scholae permetterebbe agli oltre 2,5 milioni di stranieri residenti nel nostro Paese di avere un’opportunità di eguaglianza, giustizia sociale e speranza nel futuro.
Riconoscendo il ruolo fondamentale della scuola, come luogo di condivisione e integrazione, è arrivato il momento di cambiare la legge sulla cittadinanza affinché lo
Stato riconosca come cittadini coloro che già sono italiani”

Simona Paonessa, Consigliera Regionale del PD

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