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musica jazz

VERCELLI 15-10-2024 La seconda stagione di “Jazz al Viotti Club”, promossa dalla Camerata Ducale e curata da Luigi Ranghino e da Claudio Cagnoni, raddoppia gli eventi; otto sono infatti gli appuntamenti in calendario (uno al mese, da ottobre a maggio 2025) e tutti si svolgeranno al Viotti Club di via Galileo Ferraris 14, riferimento sempre piu strategico nella galassia culturale vercellese.
A differenza dell’impostazione data ai quattro incontri della prima edizione, all’interno dei quali protagonista era il pianoforte insieme con gli interpreti che lo avevano maggiormente valorizzato a partire dalla rivoluzione bebop, questo nuovo ciclo porta in primo piano i musicisti e, soprattutto, il loro personale modo di sentire e di suonare il jazz. Gli otto appuntamenti saranno quindi veri e propri intrattenimenti musicali, preceduti da quel tanto di spazio colloquiale che serve ad introdurre e
presentare i protagonisti e il programma che propongono. Anche se, a dire il vero, la maggior parte di essi sono ben conosciuti al pubblico in quanto validissimi esponenti della scuola jazzistica vercellese degli ultimi quarant’anni; gli altri sono comunque legati a vario titolo agli ambienti musicali della citta , vuoi per essere docenti presso il Dipartimento Jazz della scuola musicale civica Vallotti, vuoi per i frequenti rapporti di collaborazione.
La scena musicale jazz di Vercelli, come e ormai ben noto, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso
ha prodotto artisti di assoluta fama. Frutto della passione e della determinazione di un gruppo di giovani,
allora, visionari nacque in quegli anni, proprio nella nostra citta , uno dei primissimi jazz club di tutta
Italia, il secondo in Piemonte; fu in buona parte grazie anche ad esso se la conoscenza e la pratica di
questo genere musicale poterono crescere sempre piu , fino a consacrare i vari Rigon, Dosio, Lamorgese,
Libano, Pollone e altri ancora (perdonateci involontarie dimenticanze) tra le eccellenze assolute nel
panorama europeo del Jazz. Questo humus straordinario ha favorito a sua volta la crescita di altri
musicisti che negli anni Ottanta hanno raccolto la loro eredita e sono diventati oggi artisti di fama
nazionale e, per alcuni di essi, anche internazionale e che, grazie alla preziosa collaborazione con la
Camerata Ducale, possiamo ascoltare in questa rassegna.
In questa seconda edizione di Jazz al Viotti Club suoneranno Claudio Bianzino, Francesco Aroni
Vigone, Alberto Mandarini, Stefano Profeta, Daniele Tione, Claudio Saveriano, Marco Bianchi,
Giulia Cancedda, in arte “Cance”, Tina Omerzo, Tommaso Profeta, Giorgio Allara, Chicco Accornero
e, naturalmente, Luigi Ranghino. Troveremo questi musicisti coinvolti in piu situazioni, ma di ogni
incontro uno solo sara il titolare, l’ispiratore, nonche band leader.

Si comincera il 26 ottobre con “Sound” per il Claudio Bianzino Trio (Claudio Bianzino sax soprano e
tenore); un inedito trio jazz insieme con altri due "storici" musicisti vercellesi: Luigi Ranghino al
pianoforte e Stefano Profeta al contrabbasso. Un trio quindi all'insegna di morbide sonorita acustiche
che spaziera dai brani originali dello stesso Bianzino ad alcuni brani jazz di celebri sassofonisti.
Il 16 novembre sara la volta di Tina Omerzo e Francesco Aroni Vigone Duo (pianoforte e sax alto e
soprano) in un concerto dal titolo “Riflesso”.
Lo specchio, simbolo per tutte le considerazioni che facciamo su noi stessi, e in questo caso il riflesso
dell’altro che rimanda così una duplice visione.
Musicalmente e il suono che ritorna su chi agisce riflesso tra gli esecutori che prendono come pretesto
canzoni, brani originali e libere improvvisazioni. Un mondo di invenzioni, ma fortemente concreto
giocato tra complessita e perfezione della forma.
La data del 14 dicembre, a pochi giorni dal Natale, non poteva che essere dedicata a questo evento.
“Aspettando il Natale – Brani dalla tradizione” e dunque il titolo dell’incontro che vedra protagonisti
The Christmas Song Quartet, con Giulia Cancedda voce, Luigi Ranghino al pianoforte, Stefano Profeta
al contrabbasso e Claudio Saveriano alla batteria.
Giulia Cancedda, in arte Cance, e una cantautrice, docente di canto moderno e jazz, direttrice artistica e
project coordinator.
Il nuovo anno si apre l’11 gennaio con i Four Brothers e il loro Tribute To Chet, protagonista la tromba
di Alberto Mandarini.
Dedicato interamente ad uno dei piu importanti trombettisti jazz del secolo scorso, il concerto proposto
dal quartetto Four Brothers e un tributo a Chet Baker, l'indimenticabile "Poeta Maledetto" capace, con la
sua tromba e con la sua inconfondibile voce, di proporre musica ad un livello difficilmente eguagliabile.
Quegli stessi brani così cari a “Chet”, dopo una accurata selezione, vengono ripresi e reinterpretati nel
pieno rispetto della tradizione, dando largo spazio all’improvvisazione e all’interplay.
Con Alberto Mandarini suoneranno Daniele Tione al pianoforte, Giorgio Allara al contrabbasso e Chicco
Accornero alla batteria.
L’8 febbraio torna al Viotti Club Daniele Tione, gia ospite lo scorso settembre in occasione della
presentazione del suo nuovo cd. Con Me, The Piano... The Music Daniele Tione si presenta nella
solitudine del Piano Solo, interprete della tradizione jazzistica ma anche dei suoi risvolti piu europei tra
i quali si evidenzia il senso della melodia tutto italiano. Un concerto in equilibrio tra scrittura e
improvvisazione nel quale il filo conduttore delle composizioni originali si arricchisce di una mirata e
libera rivisitazione degli “standards”, jazz e non solo, come si evince dall'ultimo lavoro discografico
“Cloaked In Blue” pubblicato nel mese di luglio con l'etichetta DaVinci Classic & Jazz.
Graditissimo ed auspicato ritorno, l’8 marzo, anche per il duo Stefano e Tommaso Profeta, ai quali, in
buona misura, il Viotti Club deve probabilmente la decisione di aprire le porte al Jazz. È stato infatti
grazie a loro, padre e figlio, Stefano al contrabbasso e Tommaso ai sax, e al loro lavoro appena ultimato,
More or Less, presentato in quella occasione, che Cristina Canziani, direttore artistico del Viotti
Festival e presidente della Camerata Ducale ha deciso che era tempo di far entrare l’improvvisazione,
intesa come musica jazz, nella casa della musica classica.
«Non abbiamo costruito un modo di suonare insieme, ma lo abbiamo vissuto, ogni giorno, per anni: ci siamo
abituati a dialogare senza parlare, a percepire delicatamente i vicendevoli pensieri, ad intrecciare
spontaneamente melodia e ritmo sul terreno comune della musica che abbiamo ascoltato o che ci siamo

proposti l’un l’altro nel tempo. Il jazz è il linguaggio che ci accomuna: come idea base del repertorio da cui
partire e come approccio musicale in cui dar vita a spazi improvvisativi.»
Il penultimo appuntamento della rassegna, il 12 aprile, e dedicato ad uno strumento straordinario, il
vibrafono. Si intitola “Hampton Swingin’ Again: il vibrafono jazz negli Anni ‘30”, protagonista Marco
Bianchi con il Vibes 4tet. Con Marco Bianchi al vibrafono Luigi Ranghino al pianoforte, Stefano Profeta
al contrabbasso e Claudio Saveriano alla batteria.
Capitanato da uno dei piu importanti vibrafonisti contemporanei, il quartetto proporra i brani che hanno
reso celebre il gigante di Louisville: Lionel Hampton. Dalla storica “Memories of You” del 1931 (primo
brano della storia del Jazz inciso con il vibrafono), al periodo del Benny Goodman 4tet, fino alla fama che
consacra Hampton uno dei piu importanti solisti del mondo! Il tutto condito dallo stile originale e
moderno, tipico del “Marco Bianchi Vibes 4tet”, che con questo viaggio musicale negli Anni ’30 ci portera
sulle vette dello Swing!
Il compito di chiudere la rassegna, il 10 maggio, tocchera a Luigi Ranghino, artefice, insieme con
Claudio Cagnoni dell’ideazione e della realizzazione di questa rassegna.
Luigi Ranghino, solo piano, proporra un concerto molto particolare, “Crossroad”, in cui si sfumano le
linee di confine tra Oriente e Occidente, tra composizione, arrangiamento e improvvisazione, tra musica
contemporanea e tradizionale. Ranghino proporra un repertorio che prende spunto prevalentemente
dalle musiche del filosofo compositore e maestro di danze di origine armena Georges Ivanovitch
Gurdjieff (1877-1949 circa), musiche che attingono a melodie e ritmi, sacri e profani, del Caucaso, del
Medio Oriente e dell'Asia centrale.
«Non posso che dirmi soddisfatta di questo secondo ciclo di incontri dedicati al jazz – commenta
Cristina Canziani -, un’iniziativa che mira a rinvigorire, dandole nuova forza, la cultura jazzistica
nella città avvicinando sempre più il pubblico anche a questo genere musicale e offrendo, al
tempo stesso una piattaforma per artisti affermati ed emergenti. Tra l’altro, proprio uno tra i più
affermati protagonisti del panorama jazz italiano ed internazionale, il pianista Danilo Rea, sarà
protagonista di uno degli spettacoli nel cartellone del Viotti Festival, segno che lo slogan scelto
quest’anno, “A ognuno la sua musica”, oggi, anche con questa ricca rassegna jazz, coglie più che
mai nel segno».
Jazz al Viotti Club promette dunque di essere un punto di riferimento per gli appassionati e per chiunque
desideri scoprire la magia del jazz. Grazie alla collaborazione con molti musicisti di talento, questa serie
di concerti offrira momenti di grande musica e un’occasione per vivere il jazz in tutte le sue forme.
Infine, anche questa seconda edizione di Jazz al Viotti Club proporra la piacevole consuetudine di
chiudere gli appuntamenti con un momento conviviale, un’occasione per un brindisi e per una
chiacchierata in amicizia gustando un buon vino locale o un delicato vermouth realizzato con le uve e i
prodotti del nostro territorio.
Per ogni concerto il biglietto d’ingresso costa 10€ e l’abbonamento a tutti i concerti costa 65€.
I concerti avranno inizio alle ore 17:30.
Per la partecipazione, lo ricordiamo, e necessaria la prenotazione chiamando il 329 1260732 oppure
scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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