PIEMONTE - 21-10-2024 -- L’attività degli ospedali piemontesi è caratterizzata in modo trasversale da un sovraffollamento dell’area medica – superiore all’85% – e da un sottoutilizzo dell’area chirurgica. Inoltre aumenta sempre più l’attività di urgenza con ricadute negative sui tempi di attesa per i ricoveri programmati. Sono alcuni dati resi noti dal direttore tecnico di Agm Project Consulting Luca Agostino in commissione Sanità, presidente Luigi Icardi, audito questa mattina con la responsabile dell'area Salute e sviluppo del Sistema sanitario di Ires Piemonte Giovanna Perino per un approfondimento sul dimensionamento della rete ospedaliera del territorio e della rete di emergenza-urgenza.
“Gli studi – ha sottolineato Icardi – sono il capitolato esigenziale per la costruzione dei nuovi ospedali del sistema sanitario regionale, che rileva e analizza il fabbisogno sanitario e sociosanitario piemontese con la metodologia tecnico-scientifica più attuale nell’ambito della valutazione e del governo delle performance in sanità. Uno studio tecnico così ampio e dettagliato, interamente offerto dalle fondazioni bancarie territoriali, costituisce già il 70% del piano sanitario e sociosanitario regionale, ora in fase di integrazione e revisione da parte dell'Assessorato alla Sanità. Migliorare l'efficienza della rete ospedaliera e territoriale regionale vuole dire sia attuare una programmazione orientata da valutazioni di costo-efficacia, sia promuovere concretamente i principi di universalità, equità e solidarietà sui quali si fonda il sistema sanitario nazionale”.
Agostino ha evidenziato la necessità di “rendere il più possibile scientifiche le scelte che devono essere operate, soppesando i bisogni e valutando attentamente ciò che c’è e ciò che manca”, paragonando i processi sanitari “ai processi industriali, che devono cooperare ed essere strettamente interconnessi per facilitare il percorso del paziente”.
“Va tenuto conto – ha aggiunto – che i bisogni di salute e la demografia della popolazione sono in continua evoluzione, così come la disponibilità di tecnologie e di servizi offerti dal sistema sanitario: fattori che vanno correttamente valutati per garantire la sostenibilità del sistema. È fondamentale avere ben presente quali siano le necessità e i bisogni anche se i dati non sono sempre univoci e facili da interpretare”.
Tra i punti da approfondire per individuare possibili soluzioni Agostino ha elencato il sovraffollamento dei posti letto medici, il rispetto dei tempi d’attesa, la mobilità passiva entra ed extra regionale e alcuni problemi legati alla rete emergenza-urgenza, “a proposito della quale proprio la settimana scorsa abbiamo consegnato uno studio ad Azienda zero”.
Perino ha illustrato – in particolare – il contributo fornito da Ires in materia di impatto delle tecnologie sui bisogni di salute e sui problemi assistenziali, sullo studio di modelli per riorganizzare i servizi di ingegneria clinica, sull’analisi della qualità strutturale, del dimensionamento edilizio-funzionale e della valorizzazione dei presidi della rete ospedaliera, sulla logistica e sull’economia sanitaria.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Alice Ravinale, Giulia Marro (Avs), Alberto Unia, Sarah Disabato (M5s), Daniele Valle, Nadia Conticelli, Gianna Pentenero (Pd) e Davide Buzzi Langhi (Fi).
(c.s)