DOMODOSSOLA - 28-10-2024 -- Non ci si può fare giustizia da sé. In uno Stato di diritto, quale è quello italiano, solo le autorità preposte possono tutelare i cittadini che, se hanno subìto un torto, a loro devono rivolgersi. La cosiddetta ‘pace sociale’ sarebbe gravemente compromessa se si lasciasse spazio alla giustizia privata.
Se invece il cittadino si fa giustizia da sé, commette un reato.
Il nostro codice penale distingue l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose (art. 392) o con violenza alle persone (art. 393) e i procedimenti vengono attivati solo dopo la presentazione di una querela.
Se ci si fa giustizia da sé con violenza sulle cose, si rischia una multa di € 516. E’ il caso, ad esempio, del proprietario che non riceve il canone mensile e stacca gli infissi interni ed esterni dell’appartamento dato in affitto.
Se ci si fa giustizia con violenza o minaccia alle persone, si rischia fino a un anno di reclusione e la pena è aumentata se vengono usate armi. E’ il caso, ad esempio, di una persona che vede uno spazio libero per parcheggiare e lì trova un’altra persona a piedi che occupa quello spazio in attesa che arrivi il veicolo per il quale ha ‘occupato’ il posto. Se il pedone subisce violenza o minaccia da parte di chi tenta il parcheggio, si configura questo tipo di reato.
Carlo Crapanzano