TORINO -04-11-2024 -- Diffuso il Rapporto annuale sulla Qualità dell'Aria in Piemonte relativo all'anno 2023.
Per la redazione del rapporto, come per le passate edizioni, sono state utilizzate le informazioni provenienti dagli strumenti che il Decreto Legislativo 155/2010 prevede per la valutazione della qualità dell’aria ambiente, ovvero la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, l’inventario regionale delle emissioni ed il sistema modellistico regionale.
Il rapporto, dopo una sintetica caratterizzazione meteorologica dell’anno in esame con una particolare attenzione verso i parametri che maggiormente influenzano l’accumulo e la dispersione degli inquinanti, illustra lo stato di qualità dell’aria a livello regionale per l’anno 2023, nel quale – per ognuno degli inquinanti normati – vengono riportati i risultati ottenuti dal sistema modellistico (ove utilizzato) ed esaminati i dati acquisiti dalle stazioni della rete di monitoraggio regionale, confrontandoli con gli indicatori di legge e valutandone l’andamento nel corso degli anni.
Sono presenti paragrafi dedicati al dettaglio degli inquinanti a livello provinciale, con approfondimenti ed elaborazioni mirate ad analisi più specifiche riferite al contesto territoriale. Infine, completa il rapporto, una sezione dedicata ad approfondimenti su tematiche specifiche, inerenti gli inquinanti non normati (black carbon e ammoniaca), il calcolo del contributo del trasporto di polveri desertiche al particolato e l’ozono.
Le concentrazioni misurate nel corso del 2023 dalle stazioni della rete di monitoraggio regionale della qualità dell’aria sono state in media le più basse di tutta la serie storica di misura, anche per gli inquinanti a maggiore criticità sul territorio regionale (particolato, biossido di azoto ed ozono). In riferimento ai limiti previsti D.Lgs. 155/2010 possiamo infatti osservare che:
• gli inquinanti quali monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene, metalli pesanti confermano, come ormai da molti anni, la piena conformità ai limiti normativi;
• il valore limite per la media annuale di PM10, PM2.5 ed il valore obiettivo per il Benzo(a)pirene sono rispettati su tutto il territorio regionale;
• Il valore limite per la media annuale del biossido di azoto è rispettato su tutto il territorio regionale, tranne che in una stazione di traffico collocata nella città di Torino (Torino – Rebaudengo); per quanto riguarda i superamenti del valore limite orario non vi sono criticità su tutta la regione;
• permangono criticità, con il mancato rispetto del limite normativo, per la media giornaliera del PM10: tuttavia, nel 2023, il numero di stazioni in superamento si è ridotto di molto (il 16% del totale, contro il 32% dell’anno precedente ed il 68% del 2010), in particolare nei siti di fondo;
• per l’ozono il non rispetto del valore obiettivo (sia a breve che a lungo termine) per la protezione della salute umana permane su tutto il territorio regionale, nonostante una marcata riduzione delle concentrazioni misurate in tutte le stazioni di monitoraggio.
Il quadro meteorologico osservato nel 2023 ha sicuramente contribuito alla riduzione delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici: i frequenti episodi di fohen e la ventilazione superiore alla media, il ridotto numero dei giorni con marcata inversione termica e, per l’ozono, l’aumento delle precipitazioni nel periodo estivo rispetto all’anno precedente, hanno creato condizioni sfavorevoli all’accumulo degli inquinanti in atmosfera.