PIEMONTE - 6 -11-2024 -- "L’anno 2024 che sta volgendo velocemente verso la fine sembra destinato a battere i record per la precipitazione annua totale caduta sul Piemonte, almeno se guardiamo agli ultimi 70 anni". Così Arpa Piemonte tracciando un bilancio idrico alla fine del mese di ottobre.
Grazie a mesi come febbraio, marzo, maggio e ottobre appena concluso, tutti nella top 5 dei rispettivi mesi più piovosi a partire dal 1958, l’anno solare 2024, con 1.491 mm, è già al secondo posto tra i più piovosi osservati sul bacino del Po chiuso a Ponte Becca, a soli 28 mm dal record del 1977, ma con ancora due mesi a disposizione per chiudere il gap.
Tutto questo solo due anni dopo la grande siccità del 2022, quando nell’area caddero in totale solamente 620 mm nell’arco dei 365 giorni, a testimonianza di un'alternanza di estremi climatici sempre più tangibile.
Le abbondanti precipitazioni registrate alla testata del bacino del Po durante il mese di ottobre 2024, il 5° più piovoso degli ultimi 67 anni, hanno contributo ad aumentare ulteriormente il surplus, rafforzando le caratteristiche da record di questa annata.
I 289 mm medi del bacino del Po chiuso a Ponte Becca a ottobre rappresentano uno scarto positivo di oltre una volta e mezza rispetto alla media del mese e, sommati alle piogge anch’esse oltre la media di settembre, portano il saldo dell’autunno 2024 (440 mm totali) ben oltre la norma climatica 1991-2020, prima ancora che inizi il mese di novembre, ovvero uno dei più piovosi in Piemonte.
Nel mese appena terminato, l’anomalia pluviometrica positiva è risultata ovunque almeno una volta e mezza oltre la norma, con punte di oltre il triplo (da +200% a +250%) su alcune zone del Torinese, del Pinerolese, sulle Langhe e sull’alessandrino al confine con la Liguria.
Allargando lo sguardo all’intera annata, sono le zone montane al confine ligure quelle con le maggiori anomalie positive (+115%) ma ovunque gli apporti meteorici fino ad oggi sono stati al disopra del 70%.
Spostandoci nell’ambito delle temperature, dopo un mese di settembre freddo e sotto la media, ottobre 2024 fa registrare un’anomalia positiva di circa 1.5 °C rispetto alla norma climatica ponendolo come l’8° ottobre più caldo in Piemonte dal 1958. In generale l’anno solare 2024 con circa 1°C di anomalia termica positiva rispetto alla norma 1991-2020, si trova ad oggi già al 3° posto tra i più caldi degli ultimi 70 anni, dopo i record del 2022 e del 2023.
Tre annate consecutive con record di temperatura sul Piemonte, un'ulteriore testimonianza del riscaldamento globale in atto.
Questa situazione di notevole surplus idrico si riflette sulle risorse idriche superficiali stoccate sotto forma di equivalente di neve in acqua (SWE), invasi regolati e Lago Maggiore.
A ottobre 2024 il totale complessivo si è portato al di sopra della norma del periodo con un +18%, grazie soprattutto al volume invasato nel Lago Maggiore che fa segnare un +60% circa rispetto a quanto si osserva solitamente in questo periodo.
Solo la stagione nivale sembra essere in lieve ritardo (SWE -5%), probabilmente a causa delle elevate temperature di fine mese che hanno confinato le nevicate oltre i 2700-2800 m di quota, con consistenza generale del manto nevoso ancora lievemente al di sotto della norma del periodo.
Per quanto riguarda le portate, si registra un notevole aumento rispetto al mese precedente. Pertanto, le portate medie mensili dei corsi d’acqua risultano superiori alla media mensile storica determinando scarti positivi e a tre cifre su tutti i bacini della regione. Il surplus di portata risulta superiore al 160% su tutti i corsi d’acqua della regione ad eccezione di quelli del settore settentrionale che hanno registrato un surplus di portata compreso tra il 77% (Toce a Candoglia) e il 132% (Sesia a Palestro).
Le condizioni di surplus più significative hanno interessano il Varaita a Polonghera (+540) e lo Stura di Demonte a Gaiola (+250%). Tale situazione risulta in linea anche con quanto registrato sulle aste principali di Tanaro e Po tutte oltre il 200%.
All’idrometro di Isola Sant’Antonio, che rappresenta la chiusura dell’intero bacino piemontese del Po, si registra una portata media per il mese di ottobre pari a 1.299 mc/s che risulta tre volte superiore alla portata media mensile storica e rappresenta, dopo il 2000, il secondo valore di portata media mensile di ottobre più alto da quando è in funzione la stazione (1998).