Oggi ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
A distanza di cinque anni dalla approvazione della Legge 69/2019, cosiddetta ‘Codice Rosso’, entrata in vigore ad agosto 2019, vediamo cosa si intende per reato spia.
In generale, i reati spia o reati sentinella, sono quei reati che vengono commessi perché di fondo vi è molto probabilmente una violenza alla base del rapporto tra persone. Sono quei reati che indicano un campanello di allarme per le autorità e che devono essere immediatamente perseguiti per evitare che si arrivi alla commissione di reati più gravi. La nostra legislazione individua i reati spia nello stalking (atti persecutori), nei maltrattamenti contro familiari e conviventi, nelle violenze sessuali o in tutti gli atteggiamenti di violenza che possono indicare l’esistenza di comportamenti gravi.
I mezzi a disposizione del giudice sono molteplici: allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, gli arresti domiciliari, la detenzione in carcere, il braccialetto elettronico.
Preme ricordare che tutte le volte che si verifica un reato spia, il Pubblico Ministero entro tre giorni deve sentire la parte offesa e attuare tutte le misure preventive per evitare più gravi episodi.
Secondo un recente studio effettuato dal Ministero dell’Interno nel luglio 2024, sono diminuiti i reati di stalking del 8% e le violenze sessuali del 2%, ma aumentano i maltrattamenti in famiglia del 5%.
Nel primo semestre di quest’anno, si sono verificati 9911 casi di stalking, 15.924 casi di maltrattamenti in famiglia e 3031 violenze sessuali.
Sono dati allarmanti che coinvolgono tutti i cittadini in un’azione preventiva fondamentale sin dall’età scolastica.
Ricordiamo che dal 2006 è attivo il numero 1522 attivato dal Ministero per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e risponde a ogni esigenza di segnalazione nel caso di violenza sulle donne.

Carlo Crapanzano