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PIEMONTE - 5-12-2024 -- "Che inverno sarà? Abbastanza secco e con temperature sopra la media", così sintetizza l'Agenzia Regionale per l'Ambiente le previsioni stagionali per il trimestre invernale. A livello meteorologico, infatti, l'inverno comincia il primo dicembre e non con l'inizio dell'inverno astronomico, che è comunemente fissato al 21 dicembre. Sarà un inverno con "cospicue anomalie sia termiche sia pluviometriche. Le temperature risultano sopra la media del periodo soprattutto per il mese di dicembre, progressivamente meno accentuate per gennaio e febbraio. Per quanto riguarda le precipitazioni dicembre sembra il mese più secco, mentre il resto dell’inverno appare dominato da un’elevata incertezza", dice Arpa, che spiega.
"Per l’intero trimestre, sembra insistere sull’Europa centrale un’anomalia di geopotenziale positiva, ossia una configurazione in cui prevalgono le alte pressioni e quindi tempo stabile ed asciutto sul Piemonte. Questo non significa però che non possano comunque verificarsi temporanee parentesi più piovose (o nevose) e temperature nella media del periodo o anche inferiori, ma in media prevale il segnale asciutto e caldo.

In questo trimestre sono stati analizzati anche i dati relativi all’intensità del vento in quota (nella stratosfera quindi a più di 20 km dal livello del mare), parametro legato al vortice polare. Più i venti sono intensi più il vortice rimane confinato sull’Artico, rendendo meno probabili intrusioni di aria fredda alle nostre latitudini. Fatta eccezione per locali indebolimenti dei venti, durante tutto il mese di dicembre sembra prevalere lo scenario del vortice chiuso sull’Artico, mentre per gennaio e febbraio, seppur con un’incertezza maggiore, il vortice sembra allentarsi favorendo, occasionalmente, l’ingresso di aria fredda e di perturbazioni capaci di raggiungere le Alpi".

Le notizie non sono confortanti sul fronte neve, nonostante le precipitazioni delle settimane passate. Il modello elaborato da Arpa Piemonte e basato su cinque modelli forniti dal servizio europeo Copernicus Climate Change Service (C3S, https://climate.copernicus.eu/ ) tende a prevedere un inverno con meno neve della media. Chiaramente l'auspicio è di segno opposto, l'innevamento è importante non solo per l'economia della montagna, ma anche per accrescere le riserve idriche e dei ghiacciai.

 

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