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ROMA - 28-12-2024 -- Da oggi, 28 dicembre 2024, scatta una piccola rivoluzione nel campo elettronico.
Entra in vigore nell’Unione europea l’obbligo del caricabatteria standard e universale per tutti i dispositivi elettronici.
La legislazione che riguarda gli apparecchi radio, nell’Unione europea, era già iniziata un quarto di secolo fa. La direttiva 1999/5/CE (recepita in Italia con il D. Lgs. 269/2001) tentava di armonizzare la compatibilità dei dispositivi radio e dei dispositivi elettronici all’interno di tutti gli Stati membri.
Vista l’evoluzione tecnologica, fu approvata l’ulteriore direttiva 2014/53/UE (recepita in Italia con il D. Lgs. 128/2016) che abrogava la Direttiva 1999/5/CE e che accelerava il processo di armonizzazione.
A seconda del produttore, i caricabatteria hanno una presa di accesso usb (universal serial bus) diversa, con la conseguenza che ci si ritrova ad avere cavi diversi a seconda del dispositivo utilizzato, con enorme spreco di denaro e soprattutto di smaltimento dei cavi come rifiuto elettronico.
Ad oggi, i cavi usb sono molto diversi a seconda del tipo di dispositivo usato o della casa produttrice: usb Tipo A, usb mini Tipo A, usb micro Tipo A, usb Tipo B, usb mini Tipo B, usb micro Tipo B, usb Tipo C.
La Direttiva (UE) 2022/2380 che entra in vigore oggi (recepita in Italia con il D. Lgs. 100/2024), obbliga tutti i produttori di dispositivi elettronici ad avere le porte di ricarica usb Tipo C . Un solo cavo, quindi, per ricaricare più dispositivi elettronici: smartphone, tablet, fotocamere digitali, cuffie, cuffie microfono, console per videogiochi, altoparlanti portatili, lettori elettronici, tastiere e mouse, sistemi di navigazione portatili, auricolari.
Dopo una iniziale contrarietà verso la riforma, i produttori si sono adeguati e da oggi si possono acquistare dispositivi elettronici solo con cavo di ricarica usb-C standard.
L’unica proroga è concessa ai produttori di laptop (pc portatili) che però devono adeguarsi entro i prossimi sedici mesi (28 aprile 2026).
La novità ulteriore è che da adesso in poi, quando si va ad acquistare un dispositivo elettronico, si può non acquistare il cavo usb di ricarica in dotazione (con risparmio evidente), visto che potremmo già averlo a casa, essendo divenuto universale e standard.

Carlo Crapanzano

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