TICINO- 05-01-2025-- Siamo nell'estate 2013, abbiamo ancora nelle gambe la maratona dell'Helsenhorn e decidiamo di riprendere fiato in un'escursione molto più “tranquilla”, fra le più belle del nord-ovest, in Ticino. Quattro ore di auto sono più che meritate da quello che, non a caso, viene chiamato “Giro delle Meraviglie”.
GITA N. 42
LAGO DEL RITOM – GIRO DELLE MERAVIGLIE
SETTEMBRE 2013
Dislivello totale: 1000 m. Tempo totale: 6 h 30'
Previsioni meteo discrete incoraggiano ad una levataccia per intraprendere un lungo viaggio, fino a Piotta, canton Ticino, pochi chilometri prima del tunnel del Gottardo. Ci arrivo da solo, in due ore, e mi trovo con sette amici verbanesi alla partenza della funicolare più ripida d'Europa (817 x 1000), che in quindici minuti porta da quota 1000 alla quota 1793 di Piora. Ci sarebbe anche una strada stretta e regolata da orari ben precisi, ma preferiamo l'avventurosa salita nella cabina rossa, che sconsiglio a chi soffre di vertigini e a chi ha poca fiducia negli ingegneri meccanici e negli acciai confederali.
In poco più di un quarto d'ora, lungo strada asfaltata, raggiungiamo la diga del grande lago del Ritòm, 1850, il più esteso dei dieci che oggi sfioreremo, non contando la miriade di piccole pozze d'acqua o di laghetti nascosti alla nostra vista dai rilievi della zona. Il sole fa capolino fra molte nuvole, che, nel primo pomeriggio, ci lasceranno uno splendido cielo azzurro e limpido. Sempre su strada ed in direzione est costeggiamo tutto il lago, che è alla nostra destra, alla cui fine ci inerpichiamo dolcemente fino a Cadagno di Fuori ed all'omonimo lago, 1921, che lasciamo alla nostra sinistra (quasi tre quarti d'ora).
In pochi minuti raggiungiamo l'Alpe di Piora e la Capanna Cadagno, 1966. Proseguendo su questa strada, ora sterrata, in direzione nord – est, arriveremmo, in circa due ore, al Passo del Lucomagno. Imbocchiamo, invece, un sentiero sulla sinistra, finalmente un po' ripido, e, dopo colazione, invertiamo decisamente rotta, puntando a nord – ovest.
A quota 2298 troviamo il terzo splendido lago, quello “di Dentro”(tre quarti d'ora). Ne seguiamo la sponda sud - ovest fino a quando il sentiero s'inerpica decisamente, portandoci al piccolo lago della Miniera, 2525 (ancora tre quarti d'ora). Siamo ad una bocchetta. In quattro lasciamo zaini ed amici a riprendere fiato e saliamo rapidamente, senza sentiero, al Pizzo Corandoni, 2659, la “Cima Coppi” di oggi. Qualche foto e torniamo alla bocchetta.
In direzione nord e poi nord – ovest scendiamo a Stabbio di Mezzo, 2302, in tre quarti d'ora per un rapido spuntino sulle rive di uno dei tanti piccoli affluenti di un braccio del Reno, quello di Medel. Si riparte in dolce salita e diretti a ovest. Si costeggiano il lago dell'Isra, 2322, e il lago Scuro, 2451, si sfiora la Capanna Cadlimo e si giunge ad una seconda bocchetta, 2500 circa, la Bassa del Lago Scuro (poco più di un'ora).
Questo incredibile punto panoramico dà probabilmente il nome al Giro delle Meraviglie. Guardando verso sud si vedono d'infilata, dall'alto e su livelli diversi, i due laghetti di Taneda, il lago di Tom ed il maestoso lago del Ritòm. Paesaggio fiabesco! Costeggiando Taneda, 2304, e Tom, 2022, fra splendidi pascoli alpini si scende al Ritòm, chiudendo l'anello. Dopo quasi un'ora e tre quarti arriviamo in buon anticipo per scendere con la funicolare delle 17.
Persino la solita lunga e lentissima coda fra Bellinzona e Locarno, al rientro, non intacca minimamente l'energia positiva incamerata fra quei monti e quei laghi meravigliosi.
Gianpaolo Fabbri