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ALTO PIEMONTE - 17-1-2025 --  Un clima di incertezza e preoccupazione emerge dall'indagine "Le aspettative delle imprese per il 2025" condotta dall'Area studi e ricerche della CNA. Secondo lo studio, che ha coinvolto un campione di imprese associate, oltre la metà degli intervistati (53,1%) fatica a formulare previsioni sull'andamento dell'economia italiana.

Tra coloro che si esprimono, prevale il pessimismo: il 28,5% prevede un peggioramento della situazione economica, mentre solo il 18,3% si dichiara ottimista. Le prospettive si fanno ancora più cupe quando le imprese guardano al proprio futuro: il 54,5% si dice incerto, il 30,2% prevede un anno insoddisfacente e appena il 15,3% si mostra fiducioso.

"Non si tratta solo di sensazioni", sottolinea il direttore CNA Piemonte Nord Marco Pasquino, evidenziando come fatturato, export, occupazione e investimenti mostrino tutti previsioni negative. In particolare, il 42% delle imprese intervistate prevede di ridurre investimenti e occupazione.

Unica nota positiva emerge dai giovani imprenditori sotto i quarant'anni, che mostrano un saldo positivo (+2,3%) tra ottimisti e pessimisti. Secondo l'analisi, questo ottimismo deriverebbe dai costi più contenuti delle imprese di recente costituzione e da una diversa percezione dell'incertezza, vista come condizione abituale del fare impresa.

Le imprese più piccole, con meno di dieci addetti, risultano più pessimiste rispetto a quelle strutturate, delineando un quadro particolarmente complesso per il tessuto delle microimprese italiane.

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