DOMODOSSOLA - 17-2-2025 -- La querela è l’atto che chiede all’autorità giudiziaria che venga punita una persona, a livello penale, per aver commesso ipoteticamente un reato.
Normalmente, per presentare querela, il tempo è di tre mesi dal giorno in cui è commesso il fatto. Passati i tre mesi, non può più essere presentata: lo prevede l’art. 124 del codice penale.
Diverso è il caso dei reati perseguibili d’ufficio: significa che in questi casi non è necessario presentare la querela, ma l’autorità giudiziaria procede comunque (ad esempio per il reato di omicidio). Si tratta dei reati più gravi che suscitano particolare allarme sociale.
Può presentare la querela qualunque persona maggiorenne o il minore che abbia compiuto i quattordici anni. Se gli anni sono meno di quattordici, procede normalmente a presentare la querela il genitore o chi ha la potestà sul minore.
Ci sono reati per i quali, a causa della loro particolarità o della loro gravità, il termine per presentare la querela è maggiore. Per esempio, per i reati di stalking o revenge porn, il termine è di sei mesi ed è di un anno per i reati di violenza sessuale.
La querela può essere ritirata (in questo caso si parla di remissione della querela) in qualunque momento purché prima che venga emessa una sentenza. Tuttavia, per i reati di stalking la querela può essere ritirata personalmente, dalla parte che l’ha presentata, solo in sede processuale, mentre non può essere ritirata nei casi di violenza sessuale (una volta presentata la querela, è come se si procedesse d’ufficio).