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SEMPIONE- 09-03-2024-- Un’altra escursione nel bellissimo territorio di Rothwald, pochi chilometri dopo il Passo del Sempione. Questa volta con sci e pelli di foca. Qui siamo già stati o passati molte volte, in estate e in inverno, con sci, ciaspole, a piedi o (qualche eletto) in mountain bike. E’ sempre una puntata in Paradiso.

GITA N. 176 O 24 – ROTHWALD E DINTORNI

FEBBRAIO 2025

Dislivello: 500 m. Tempo di salita: 1 h 45’. Sviluppo (salita): 5 km.

Nonostante le previsioni ottime oggi il gruppo è ridottissimo. Malanni, impegni, poco amore per la neve e due defezioni impreviste dell’ultimo minuto fanno sì che due anziani decani si trovino soli, con i loro sci quasi “d’epoca”, in quel di Varzo per il caffè. Pur essendo ormai viziati dal sostegno costante di badanti e medici, ci avventuriamo ugualmente e coraggiosamente oltre confine senza il loro prezioso supporto. E ci vuole un po’ di coraggio e pazienza anche per sfidare gli ormai consueti ed eterni semafori della pur splendida strada in territorio svizzero.

I tre gradi sotto zero al Passo del Sempione garantiscono la buona qualità della neve che troveremo. In orario quasi da aperitivo parcheggiamo a Rothwald, 1745, in prossimità dello storico skilift ad ancora. La traccia nel bosco per gli sci-alpinisti è un po’ gelata e ci fa dirottare, per comodità e pigrizia, sulla bella strada, sempre ben battuta, che sale a Wasenalp, 1960, con pendenza dolcissima. Ci tradisce il sole, velato dalle nuvole alte portate dal vento di nord ovest, non tanto per la temperatura bassa quanto per la visibilità scarsa. Ci raggiungono due simpatici sci-alpinisti di Varese, nettamente più giovani di noi.

Due chiacchiere e li vediamo incuriositi. Dichiariamo allora l’età e li tranquillizziamo dicendo di far parte della squadra agonistica della RSA di Domodossola.  Due risate e si riparte. Optiamo per un itinerario diverso dai soliti, già percorsi ripetutamente. Proseguendo verso oriente, ci dirigiamo verso  gli chalets di Wintrigmatte, 2050. Prima di raggiungerli deviamo a sud (destra) lungo una traccia che risale la Wasmertälli, a sinistra della pista da sci ben battuta. Arriviamo alla bocchetta che separa questa valletta dall’altra, la Bodmertälli, che dal Ristorante Mäderlicke sale verso l’omonima bocchetta a quota 2887.

Siamo a pochi metri dal Chastelegga, 2269, dove arriva il secondo skilift del comprensorio di Rothwald. Abbiamo “sciato” in salita con tutta calma per un’ora e tre quarti. Togliamo le pelli ed aspettiamo fiduciosi qualche sprazzo di sole per goderci la discesa, non “fuori pista”, ma su una pista bella e facile, più adatta alle nostre gambe, anziane e poco allenate allo sci. Ci dobbiamo accontentare di quel poco che si vede, ma su questo bigliardo i rischi sono pochi. La discesa è parallela al percorso di salita. Sfioriamo Wintrigmatte, passiamo da Wasenalp ed arriviamo a Rothwald contemporaneamente ai primi raggi di sole. Le energie per fare il secondo giro ci sarebbero anche, ma manca il tempo. Affrontiamo ancora con pazienza le code verso l’Italia e in patria, a casa dell’amico decano, ci rifocilliamo ottimamente.

 Gianpaolo Fabbri

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