VARALLO 16-3-2025 Nel 2025 il Fai (Fondo Ambiente Italiano) compie 50 anni e la Valsesia celebra un millennio: 1.000 anni dalla fondazione dei suoi luoghi più antichi, Otro in alta valle con le sue frazioni walser, Varallo, scrigno di arte e storia, e Roccapietra con la sua pieve di memoria arcaica. E’ questo piccolo paese, poco frequentato dai turisti, che il gruppo Fai della Valsesia ha scelto per svolgere la 33ª edizione delle Giornate Fai di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Sabato 22 e domenica 23 marzo saranno coinvolte 400 città in tutta Italia, grazie all'impegno e all'entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni e di un nugolo di Apprendisti Ciceroni, i giovanissimi futuri eredi del nostro patrimonio.
Formati ogni anno grazie alla loro volontà di appartenenza e al loro senso di identità, con la collaborazione tra il Fai e le scuole che aderiscono al progetto, in Valsesia gli apprendisti Ciceroni saranno i veri protagonisti delle due giornate, perché saranno loro a guidare le visite dei beni aperti a cura del Fai.
Al complesso del mulino delle Fole e della chiesetta di San Giuseppe, gli allevi della scuola Barolo approfondiranno arte e artigianato con la sensibilità che deriva dalla loro formazione, presso la sede dell’associazione nazionale alpini i ragazzi dell’istituto alberghiero si dedicheranno all’accoglienza, i pregi della parrocchiale di San Martino e i meravigliosi affreschi dell’Oratorio di Loreto saranno presentati dagli allievi dell’Istituto d’Adda e del Mercurino, mentre gli studenti del Ferraris si dedicheranno all’aviosuperficie Marc – Ingegno, accompagnando il pubblico alla scoperta del mondo dell’aeronautica.
Sarà un’edizione speciale delle Giornate Fai di primavera in tutt’ Italia, per celebrare il cinquantenario della fondazione, e chi è in possesso della tessera avrà ingressi e aperture riservate. Nel centro storico di Roccapietra, in esclusiva per gli iscritti al Fai sarà aperto il laboratorio Scapin Annette, dove sarà possibile osservare passo passo il lavoro, rigorosamente artigianale, con cui vengono costruite quelle che, diventate oggi eleganti babbucce, erano un tempo le calzature quotidiane della valle.