SERRAVALLE 10-6-2025 In occasione della festa patronale della Pentecoste, il Santuario di Sant’Euseo ha accolto i fedeli per la Santa Messa solenne, accompagnata dai canti della Corale. Al termine della celebrazione, nella Galleria degli ex voto, è stata inaugurata la mostra dell’artista Fabio Nicola, che presenta venticinque opere realizzate in periodi diversi, utilizzando materiali come legno di noce e di bosso, marmo, bronzo, metallo, terracotta e materiali di recupero.
Queste opere raccontano un lungo percorso artistico ed esistenziale, toccando temi ambientali e sociali, ma anche concetti profondi come il dolore, l’empatia e l’unione.
La mostra è stata introdotta da Piera Mazzone, dopo il saluto del Parroco e Rettore del Santuario, Don Ambrogio Asei Dantoni, che ha ringraziato l’artista, i presenti e i volontari Marco Vacchini e Gabriele Freguia. I due si sono occupati del recupero dello storico giardino di Sant’Euseo:
“Grazie al loro intervento, il giardino ha riacquistato la fisionomia del classico giardino all’italiana, con un’area circolare circondata da panche, destinata alla Comunità.”
Nel pomeriggio, Fabio Nicola ha accompagnato i visitatori in una visita guidata alla scoperta delle sue opere. In collaborazione con l’Amatori Sport, è stato inoltre offerto un rinfresco.
Le “sculture totemiche” di Fabio Nicola sono opere a sviluppo verticale, costruite attorno a un’asta sulla quale si sovrappongono elementi mobili, separati da dischi colorati. Questi segnano passaggi di stile e cultura, spaziando da richiami all’arte africana a decorazioni settecentesche fino a incastri contemporanei. Una sintesi simbolica del fluire del tempo e delle influenze che plasmano le vite individuali, dando origine a risultati unici.
Il termine “totem” deriva dall’inglese, a sua volta contrazione del vocabolo algonchino ototeman, che indicava il segno del clan. Da emblema collettivo, il totem si è trasformato nell’oggetto fisico che lo rappresenta — come nei celebri pali totemici della costa pacifica nordoccidentale, dove i grandi alberi venivano scolpiti con maestria. Oggi la parola ha in parte perso il suo significato originario, assumendo un’accezione più generica, spesso associata a strutture verticali impiegate in eventi ed esposizioni.
Con questa mostra, Fabio Nicola celebra il suo quarantacinquesimo anno di attività scultorea, scegliendo un luogo e un’occasione speciali. Le opere esposte spaziano dalla classicità all’avanguardia, riallacciandosi idealmente al percorso iniziato vent’anni fa con la mostra Maschere, allestita durante il Carnevale.
Piera Mazzone