1

 

varallo sacro monte studenti

VARALLO 23-6-2025 Mercoledì 18 giugno, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo, si è svolta la presentazione del manoscritto dell’opera: La forza del destino (1861) di Francesco Maria Piave.
Il libretto è corredato da numerose note autografe di Giuseppe Verdi. È un documento unico e prezioso, riaffiorato dal passato. È stato mostrato per la prima volta lo scorso dicembre a Milano, al Teatro alla Scala. In quella occasione, l’opera è stata al centro della stagione 2024/2025.

Il proprietario, Carlo Hruby, ha deciso di donare questo cimelio alla città di Varallo.
“Ho scelto di farlo per la storia della musica e per la cultura italiana,” ha detto Hruby. “Sono legato a Varallo da un profondo affetto. Questa città, piccola ma ricca di tesori, dimostra grande attenzione per l’arte e la cultura. Spero che questa donazione inviti gli amanti di Verdi e non solo a visitare Varallo, città legata alla musica, all’arte e alla bellezza.”

Il Sindaco di Varallo, Pietro Bondetti, ha aperto la presentazione.
“Questa donazione arricchisce il patrimonio culturale della nostra città,” ha detto. “Siamo fieri e riconoscenti. In questo momento speciale, festeggiamo il Millennio della città, che quest’anno è anche Città Europea dello Sport. Presto inaugureremo la 49ª Alpàa, evento importante dell’estate valsesiana.”
Come segno di gratitudine, il Sindaco ha consegnato una cartolina speciale del Millennio con l’Annullo Filatelico in tiratura limitata.

Il Vice Sindaco, Eraldo Botta, ha ricordato che presto partiranno i lavori per il restauro della Parete Gaudenziana, finanziato dal Ministero della Cultura: “È il primo intervento in cinquecento anni.”

L’Assessore alla Cultura, Enrica Poletti, amante dell’opera, ha commentato: “Questa donazione è un doppio regalo per me.”

Il Direttore della Biblioteca, Piera Mazzone, ha spiegato il contesto bibliografico del manoscritto.
Lo custodiremo accanto ad altri tesori, come il Libro dei Misteri di Galeazzo Alessi, il libretto della Bohème con dedica di Giacomo Puccini, e il violino De Barbieri.

Il manoscritto è stato presentato da Laura Nicora, CTU presso il Tribunale di Milano e esperta di bibliografia.
“È un documento di 85 bifolii a righe, con filigrana, di dimensioni 330x215 mm,” ha spiegato. “Piave ha scritto con inchiostro nero, matita grigia e rossa. Il libretto mostra molte versioni, correzioni e interventi autografi di Verdi.”
Sul frontespizio si legge: “Deve conservarsi per provare quanto faceva lavorare Verdi per un libretto.”
Nicora ha anche ricordato che il 3 giugno 1861 Verdi firmò il contratto per la rappresentazione a San Pietroburgo. In quei giorni, il maestro stava lavorando alla trama e scrisse all’amico Torelli: “Bisogna che studi il soggetto.”

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.