PIEMONTE - 3-7-2025 -- Sabato 5 luglio scattano ufficialmente i saldi estivi in Piemonte e Lombardia, con otto settimane di sconti che si protrarranno fino al 30 agosto. Ma il clima che accompagna l’inizio della stagione non è dei più distesi: inflazione, redditi stagnanti e incertezze economiche spingono le famiglie a mettere mano al portafoglio con maggiore prudenza.
Secondo le stime di Confesercenti, in Piemonte la spesa complessiva prevista si aggira attorno ai 180 milioni di euro, con uno scontrino medio di circa 140 euro. Un dato in linea con l’estate scorsa, ma ancora lontano dalle aspettative del comparto commerciale, che spera nei saldi per recuperare una primavera caratterizzata da vendite fiacche e costi in crescita.
“Confidiamo che il caldo e il bisogno di rinnovare il guardaroba estivo spingano i consumatori a tornare nei negozi – commenta Micaela Caudana, presidente di Fismo-Confesercenti – ma il proliferare di sconti online e promozioni anticipate sta mettendo in difficoltà le attività di vicinato, penalizzate da un sistema che andrebbe completamente ripensato.”
I saldi ufficiali arrivano infatti dopo settimane di offerte “non ufficiali” che, secondo i dati raccolti da Fismo-Confesercenti con Ipsos, hanno già intercettato il 18% dei consumatori piemontesi, per un giro d’affari stimato in quasi 40 milioni di euro. Un fenomeno che coinvolge in particolare i giovani tra i 18 e i 34 anni (22%) e, in generale, le donne (20%) più degli uomini (17%).
Le promozioni via social, gli sconti dei grandi portali e delle catene internazionali aggirano la data di inizio fissata per legge, rendendo sempre più difficile per i negozi tradizionali competere ad armi pari. “Non va confusa questa pratica – precisa Caudana – con i pre-saldi su invito riservati alla clientela fidelizzata, che rientrano invece in dinamiche commerciali trasparenti e corrette.”
Le preferenze: vince l’estate
Nonostante il contesto di incertezza, oltre la metà dei piemontesi (52%) ha dichiarato l’intenzione di approfittare dei saldi, anche se solo il 19% delle quattordicesime verrà destinato a questi acquisti, mentre il resto servirà a coprire spese essenziali come bollette, mutui o costi rinviati nei mesi precedenti.
Tra gli articoli più richiesti dominano i capi da vacanza: costumi da bagno e abbigliamento da mare (56%), seguiti da t-shirt e top (40%), gonne e pantaloni (37%), calzature (35%), intimo (34%), borse (21%) e abiti (20%). La voglia d’estate c’è, anche se con un occhio sempre più attento al portafoglio.