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questura novara

NOVARA -19-03-2019 - E' stata data esecuzione all'espulsione di uno straniero per motivi di  Ordine Pubblico o Sicurezza dello Stato, come disposto dal Ministro dell’Interno con proprio decreto, nei confronti di Houssam Din Rouzak, nato in Marocco il 10 ottobre 1983.  La misura è stata adottata dal Ministro dell’Interno a seguito di una estesa e complessa attività info-investigativa operata dalla Digos di Novara nei confronti del cittadino marocchino, intercorsa tra gli inizi del 2017 e la fine del 2018, la quale ha evidenziato come l'uomo, "già attestato su posizioni religiose assolutiste di natura autoreferenziale e tendenzialmente salafita, a partire dal 2014 avesse effettuato un prolungato percorso di soggiorni all’estero, nelle aree prossime alle zone in cui insisteva l’aspro conflitto con la compagine terroristica del Daesh, ritornando in Italia solo agli inizi 2017, connotato da una ancora più rigorosa ed intransigente impronta teologica, di natura segnatamente ultrasalafita, e di fatto fondamentalista, totalmente chiusa ad ogni confronto ed espressamente ostile nei confronti dei non-musulmani".


Pochi mesi dopo il suo ritorno in Italia, lo straniero ha effettuato un ulteriore prolungato soggiorno in Marocco, protrattosi fino alla seconda metà del 2017, ritornando infine del dicembre di quell’anno per assumere il ruolo di Imam del Centro Culturale islamico di Vercelli. Questa visione reazionaria ed assolutista della propria religione, lo ha portato, dopo un periodo di evidente dissimulazione dei propri reali propositi, a manifestare intenti di natura salafita, come accertato anche dalla Digos. di Vercelli, che durante il periodo di permanenza in quel capoluogo ha efficacemente collaborato con quella novarese nelle attività investigative. Questi intenti, hanno poi indotto anche gli esponenti del centro islamico vercellese, anche quelli di fede più ortodossa che in un primo tempo lo avevano sostenuto,  a contestarlo, arrivando infine ad allontanarlo dal centro. L'allontanamento dal centro culturale hanno portato l'uomo, come reso noto dalla Questura in un nota "ad un un rapido escursus psicologico indirizzato verso una situazione psichica di tipo paranoide, indicativo di una personalità evidentemente non equilibrata, tendente al delirio religioso,  inducendolo ad abbandonare repentinamente il territorio nazionale della prima estate del 2017 per riparare temporaneamente nel Paese d’origine, da cui ha fatto infine rientro in Italia soltanto alcuni giorni fa". Considerato quindi che le attività investigative avevano evidenziato nell'uomo una persona potenzialmente pericolosa, le stesse sono culminate nell’emissione del decreto di espulsione. Il marocchino è stato rintracciato subito dopo il rientro in Italia, in seguito ad un controllo di routine effettuato dalla Polfer di Novara: gli è stato notificato il decreto di espulsione ed eseguito. L'uomo è stato accompagnato  alla frontiera presso lo scalo di Malpensa per il definitivo rimpatrio.

 

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