VERCELLI - 21-03-2019 - E' arrivata in città ieri sera, martedì 20 marzo, seguita da imponenti misure di sicurezza la Magna Carta (Magna Charta Libertatum) la pergamena del 1217, direttamente dalla cattedrale di Hereford, in Inghilterra. Si tratta, come noto, di un importante documento, scritto in latino, che il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto a concedere ai baroni del Regno, suoi diretti feudatari, presso Runnymede, il 15 giugno 1215: vi si riconosceva per la prima volta che nessuno è al di sopra della legge (sovrano compreso) e che ognuno ha diritto ad un processo equo. La Magna Carta Libertatum è stata interpretata a posteriori come il primo documento fondamentale per il riconoscimento universale dei diritti dei cittadini, benché essa resti comunque inscritta nel quadro di una giurisprudenza feudale. La Magna Charta è arrivata a Vercelli in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell'Abbazia di Sant’Andrea. Sia l’Abbazia che la Magna Charta testimoniano la grandezza del Cardinale Guala Bicchieri, tutore del giovane re inglese Enrico III e “supervisore” del documento del 1216, ossia la revisione di quello del 1215. Le doti diplomatiche del Cardinale fecero sì che questa seconda versione della Carta avesse miglior sorte della precedente. Con le sue rendite finanziò l’Abbazia di Sant’Andrea, la cui prima pietra fu posata il 19 febbraio 1219.
La Magna Charta sarà il pezzo pregiato della mostra che si svolgerà all'Arca (ex chiesa di San Marco) dal 23 marzo al 9 giugno intitolata “La Magna Charta: Guala Bicchieri e il suo lascito. L’Europa a Vercelli nel Duecento” e si si estenderà, come percorso diffuso e tematico, nei musei cittadini: Museo Francesco Borgogna, Museo Leone e Museo del Tesoro del Duomo e nell’Archivio di Stato di Vercelli. Saranno effettuate visite guidate all’Abbazia di Sant’Andrea.I curatori della mostra sono: Daniele De Luca e Saverio Lomartire. Biglietto 5 euro. Info su santandreavercelli.com