TORINO – 18-10-2019 - Il Consigliere Regionale
Domenico Rossi (Pd), primo firmatario della legge piemontese per la prevenzione il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, interviene sul caso della chat “the Shoah Party” dove giovanissimi si scambiavano immagini pedopornografiche e di violenza.
“Non dobbiamo stupirci del male che da sempre alberga nella storia degli esseri umani. Abbiamo la responsabilità, però, di interrogarci sulle nuove forme e sui nuovi rischi figli del nostro tempo, smettendo di pensare che lo smartphone sia uno strumento. Esso è, infatti, la porta di accesso a un mondo che abitiamo, con regole che ancora non abbiamo compreso fino in fondo e dove empatia e senso morale tendono ad affievolirsi” scrive il consigliere regionale Rossi in un comunicato. “E’ necessario – prosegue - costruire percorsi di formazione per i ragazzi, ma anche per genitori e insegnanti: la legge regionale prevede l’istituzione di un patentino per l’uso dello smartphone, già attivo in via sperimentale in alcune realtà. Occorre, inoltre, favorire un costante coinvolgimento e un coordinamento delle attività di prevenzione e contrasto su scala territoriale e nazionale”.