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bottiglie plastica

NOVARA -28-10-2019 -"La "plastic tax" non ha finalità ambientali e penalizza indistintamente, anziché i comportamenti scorretti, tutti i prodotti della filiera. Comprendiamo le esigenze di bilancio dello Stato, ma non possiamo accettare che si faccia "cassa" sulle spalle delle aziende e dei consumatori. A questa manovra, pur apprezzabile per i primi sforzi di riduzione del cuneo e di recupero dell'evasione fiscale, manca una visione del futuro: con le operazioni ragionieristiche non si realizza l'economia circolare e non si combattono i cambiamenti climatici; si fanno solo danni a imprese e cittadini": così il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa, commentando  l'introduzione di una tassa sugli imballaggi in plastica prevista dal Governo nel documento programmatico di bilancio per il 2020.


"Abbiamo calcolato - prosegue Filippa - che la "plastic tax" impatterà direttamente su oltre il 10% delle imprese nostre associate, senza contare l'indotto e l'impiantistica, coinvolgendo, oltre al comparto gomma-plastica, parte del settore chimico e tutti gli utilizzatori di imballaggi come l'alimentare, le bevande, la cosmetica e l’igiene, con un aggravio di costi di produzione stimabile in circa l'85%, che si rifletterà inevitabilmente anche sui prezzi finali. Attualmente, infatti, un chilogrammo di plastica intesa come materia prima costa circa 90 centesimi di euro, ai quali vanno aggiunti 33 centesimi di valore medio del contributo ambientale che tutte le aziende versano al Conai, il sistema dei consorzi per la gestione e il riciclo degli imballaggi. A questi 1,2 euro/kg di costi fissi il nuovo balzello vorrebbe aggiungere un ulteriore euro al chilo, portando il costo finale a 2,2 euro/kg, Iva esclusa, e colpendo indistintamente anche i prodotti di imballaggio contenenti materiale riciclato. Si tratta di numeri allarmanti".

"Un ultimo appello va fatto sul tema delle infrastrutture, altro "grande assente" dalla manovra economica per il 2020: nei nostri territori vanno fatti ripartire investimenti che oltre a generare occupazione e reddito li renderebbero più funzionali e attrattivi per nuovi insediamenti. Ci sono opere che attendono da anni, se non decenni, come la circonvallazione di Romagnano Sesia, la superstrada che colleghi il casello Ghemme-Romagnano della A26 con Biella, il raccordo di Borgo Ticino, l'allargamento della SS32 tra Arona e Novara, la superstrada tra Novara e Vercelli, senza dimenticare opere fondamentali come il nuovo blocco operatorio dell'ospedale di Vercelli, la nuova città della salute e della scienza di Novara, il completamento delle piste ciclabili nei maggiori centri urbani e l'espansione della connessione a banda ultralarga nel Novarese, nel Vercellese e in Valsesia. Ben altro che tassare la plastica, danneggiando l'economia reale e deprimendo ulteriormente i consumi intern".

 

 

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