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rubinetto acqua

TORINO - 04-01-2020 - Nei prossimi cinque

anni il Piemonte beneficerà di oltre 33 milioni di euro provenienti dal ministero che si aggiungeranno ai 55 delle tariffe dei piemontesi arrivando a oltre 88 milioni di euro per interventi di fognatura e depurazione e per migliorare la distribuzione dell’acqua potabile. Grazie al potenziamento di alcuni impianti esistenti e alla realizzazioni di alcuni nuovi si ridurrà ulteriormente il rilascio nell’ambiente di sostante inquinanti come azoto e fosforo. La Regione spende circa 160 milioni all’anno per manutenzioni e collegamenti.


Gli interventi toccano 105 Comuni piemontesi, con una popolazione residente di oltre 450.000 abitanti (oltre il 10% della popolazione regionale). "Si tratta del più importante intervento di sostegno pubblico alla manutenzione su acquedotti e impianti di depurazione degli ultimi cinque anni - spiega l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati - grazie al quale oltre a migliorare la qualità delle acque, saranno ridotte le dispersioni idriche".


Per raggiungere questo obbiettivo a fine dicembre è stato sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione e dai sei Enti di Governo d’Ambito territoriale ottimale (EgATO) l’Accordo di Programma che regola l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), relative al periodo di programmazione 2014-2020, per il servizio idrico integrato. L’Accordo assicura al Piemonte 33 milioni di euro di risorse FSC, a sostegno di 60 interventi del servizio idrico integrato del valore complessivo superiore a 88 milioni di euro.


Tra gli interventi più significativi quello quello di Novara (7,5 milioni) dove sono previsti lavori di ampliamento della rete di depurazione che serviranno a intercettare scarichi di acque inquinate da parte di privati e dove si completerà l’infrastruttura fognaria che attraverserà tutto l’abitato della città. L’intervento servirà a ridurre anche l’impatto delle esondazioni di scarichi nei campi circostanti durante le piogge.


Tre milioni saranno spesi a Santhià dove sarà messo in funzione un impianto specifico per la defosforizzazione. A Riva Valdobbia sarà realizzato un impianto di depurazione completamente interrato in vista del rilancio turistico delle aree (1,4 milioni) di cui beneficerà anche il comune di Alagna Valsesia.
Il cofinanziamento da parte dei gestori è assicurato dai proventi della tariffa del servizio.
Previsti in generale anche interventi per settore fognario/depurativo e degli acquedotti.

 

 

 

 

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