VCO - 09- 04-2020 -- Da oggi è in vigore
il Decreto-Legge 22 che ha totalmente modificato i tempi e l’organizzazione scolastica. Abbiamo chiesto ragguagli all'avvocato Carlo Crapanzano.
Quali le novità?
Il Decreto-Legge 22 contiene sia norme generali che altre particolari (relative soprattutto agli esami di stato). Bisogna distinguere innanzitutto due periodi temporali: il caso che la scuola riapra entro il 18 maggio o il caso che resti chiusa dopo il 18 maggio.
Quali sono le norme generali?
Con una o più ordinanze, il Ministro indicherà le modalità di valutazione degli alunni e le modalità degli esami di stato sia di terza media che di maturità. Provvederà anche alle modalità di recupero dell’anno scolastico in corso per l’inizio dell’anno scolastico successivo già dal primo settembre 2020.
Quando inizierà il nuovo anno scolastico?
Per la data di inizio del nuovo anno scolastico, vi sarà un accordo tra lo Stato e le Regioni, ricordandoci che sono comunque le Regioni ad avere l’ultima parola visto che redigono loro il calendario scolastico.
Sono previste nuove assunzioni?
Le nuove immissioni in ruolo devono avvenire entro il 15 settembre 2020 e le graduatorie di istituto e quelle ad esaurimento verranno aggiornate all’inizio del prossimo anno e fino ad allora restano valide quelle attuali. Per chi ha svolto l’anno di prova quest’anno, sarà il dirigente tecnico del comitato di valutazione a dare un parere consultivo entro il 15 maggio. Sono previste 4500 nuove assunzioni di docenti precari.
Entro il 15 maggio normalmente vengono adottati i nuovi libri di testo; le gite restano bloccate?
Per superare questa incombenza, il Decreto prevede che per il prossimo anno restano confermati gli attuali libri di testo e restano sospese per l’attuale anno scolastico tutte le uscite scolastiche e i viaggi di istruzione.
La didattica a distanza per l’emergenza come viene organizzata?
La didattica a distanza era facoltativa, ma da oggi è obbligatoria. Ciò significa che si dovrà tener conto dell’impegno degli alunni e valutare la loro eventuale assenza anche nel caso, ad esempio, di collegamento in presenza sulle piattaforme digitali.
Molte famiglie non hanno la possibilità di collegarsi a internet o non hanno gli strumenti. Come faranno?
Questa situazione era già stata prevista dall’art. 120 del Decreto-Legge 18 del 17 marzo scorso. Le scuole hanno l’obbligo, nel caso di qualche alunno in difficoltà o che non ha gli strumenti per collegarsi a internet, di acquistare e/o comunque fornire in comodato gratuito gli strumenti necessari (pc, tablet). Basta farlo presente al Dirigente Scolastico. Le spese di collegamento sono a carico delle famiglie.
Come sono organizzati gli esami di stato?
Come dicevamo, bisogna distinguere i due casi se la scuola riapre entro il 18 maggio o resta chiusa dopo quella data.
Se la scuola riapre entro il 18 maggio?
In questo caso, il Ministro deciderà quali saranno i requisiti per essere ammessi alla classe successiva. Per gli esami di terza media possono essere eliminate una o più prove e per l’esame di maturità tutti i commissari saranno interni tranne il presidente. Sempre per la maturità, la prima prova sarà a carattere nazionale (italiano), mentre la seconda prova sarà preparata dalla commissione d’esame in relazione ai singoli indirizzi di studio.
Se la scuola resta chiusa dopo il 18 maggio?
In questo caso, si procederà alla valutazione telematica degli alunni, compresi gli scrutini finali. Per l’esame di terza media l’esame sarà sostituito dalla valutazione finale del consiglio di classe eventualmente chiedendo all’alunno di presentare un elaborato. Per l’esame di maturità, vengono eliminate le prove scritte e vi sarà solo un colloquio che potrà svolgersi anche in via telematica; tutti gli alunni saranno comunque ammessi all’esame. Per le scuole italiane all’estero, il Ministro degli esteri potrà intervenire con specifici decreti.