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palestra vuota locale

VCO- NOVARA- 04-05-2020-- Nel giorno di inizio della fase 2

arriva il grido d'allarme dei gestori di delle palestre e dei centri sportivi del Vco: "L’emergenza sanitaria e le necessarie restrizioni di movimento- spiega Saverio Ottolini del Centro Sport Attitude- se da un lato hanno contribuito a rallentare la diffusione del virus dall’altro, come indica lo stesso Ministero della Salute, la diminuzione delle attività fisiche può incidere negativamente sulla salute. Questo vale per ogni fascia di età per cui, con l’avvio della “fase due” di minori restrizioni, è necessario che sia a livello individuale che da parte di tutti gli organismi pubblici – dai Comuni alle Regioni al Governo nazionale – si presti particolare attenzione al bisogno di attività fisica e sportiva di tutta la popolazione.

Questa necessità è particolarmente sentita dal mondo dello sport sia professionale che amatoriale e, pur sopperendo i più con allenamento domestico, è del tutto evidente come l’attività indoor svolta in questo periodo non sia stata sufficiente a mantenere una preparazione adeguata e la ripresa all’aperto e nei centri attrezzati abbia bisogno di indicazioni precise e supporto professionale. In particolare in una provincia come il Verbano Cusio Ossola che si colloca tra le prime in Italia nel rapporto sportivi/popolazione e presenta un numero rilevante di atleti di prestigio nazionale e internazionale, noti e da tutti apprezzati.

L’attività sportiva, sia a livello professionistico che amatoriale necessita di supporto tecnico e professionale, prima ancora che per ottenere risultati di rilievo, per esser gestita con equilibrio e in sintonia con il benessere psicofisico di ciascuno. Questo può avvenire con la consulenza e l’attività fornita dai centri specializzati.

Nessuno – a livello di informazione e soprattutto a livello di disposizioni chiare ed inequivoche – sinora si è però preoccupato della situazione delle palestre e, in particolare, di quei Centri che oltre al fitness si occupano della preparazione di atleti di livello nazionale ed internazionale. Come titolari vorremmo sottolineare questa situazione di assoluta disattenzione nei confronti della situazione di difficoltà e incertezza di chi vive e lavora nel mondo delle palestre e dei centri sportivi in generale.

Si afferma a ogni livello l’importanza della attività fisica, e noi che siamo i professionisti del settore, abbiamo investito una vita sia per il benessere delle persone, che per far raggiungere ai nostri atleti risultati di vertice. Da sempre rappresentiamo un riferimento per molte categorie sportive, ci occupiamo anche di riabilitazione motoria e funzionale e per questo riteniamo che non sia accettabile che né dai Comuni né da Provincia e Regione si sia mai parlato e affrontata la nostra situazione.

Siamo quelli che hanno dovuto chiudere per primi le nostre strutture e ancora adesso non veniamo nemmeno menzionati. Se altri settori, ad esempio la ristorazione, ha avuto delle indicazioni, per il nostro settore al momento non abbiamo ancora nulla di preciso

Il nostro è un settore articolato: non abbiamo solo corsi collettivi e sale fitness, ma tantissimi servizi di valutazione e consulenza per gli atleti e persone – non solo atleti – che necessitano di riabilitazione e per questo chiediamo di avere anche noi delle risposte, tempistiche ed indicazioni precise ed univoche".

 

 

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