PIEMONTE- 12-05-2020-- La necessità del controllo
della curva epidemica e dello sviluppo della medicina territoriale per la lotta al Cornavisur è stata evidenziata in una conferenza in Regione quest'oggi, in cui i professori Ferruccio Fazio, coordinatore Gruppo di lavoro sulla Medicina territoriale e Paolo Vineis, epidemiologo, consulente della Regione Piemonte, hanno spiegato: "Il gruppo di lavoro - così il coordinatore Ferruccio Fazio- ha messo a punto un dettagliato sistema di identificazione e tracciamento attivo dei contatti che vede coinvolti tutta una serie di soggetti: dalle Unità speciali di Continuità assistenziale (USCA), ai medici di medicina generale, ai sindaci dei Comuni, ai medici di pronto soccorso, al 118, ai Servizi di Igiene e Sanità pubblica, il cui obiettivo è identificare i casi che si presentano sul territorio. Qualora i casi siano sospetti, inizia il tracciamento attivo dei contatti e contenimento. L’indagine epidemiologica, entro 24 ore dalla segnalazione, prevede l’identificazione dei contatti stretti, con percorsi differenziati per i conviventi e i non conviventi.” "L’aggiornamento sugli indicatori giornalieri- così Paolo Vineis- l’andamento della curva epidemica, di R0 giornaliero a livello regionale e provinciale, e tutti i parametri che monitoriamo quotidianamente evidenziano che il Piemonte sta gradualmente uscendo dalla fase critica. In questo momento R0 è a 0,5, un livello migliore di altre regioni. I nostri indicatori oggi sono anche più dettagliati di quelli previsti dal Ministero della Salute. Ora stiamo mettendo a punto metodi per il riconoscimento precoce dei focolai. Fondamentale il tracciamento dei contatti".