NOVARA - 09-06-2020 -- "Riprendersi da questa crisi
non sarà facile per nessuno. In economia prima si fanno le cose e poi si dicono; questa politica, invece, prima le dice e poi, forse, le fa: questo ha conseguenze disastrose per chi deve prendere decisioni strategiche per la sua azienda. Alla politica noi imprenditori chiediamo fatti e certezze; basta con parole, parole, parole...": così il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa. "Senza entrare nel merito delle scelte fatte dall’esecutivo – spiega – riteniamo che non sia possibile annunciare il taglio dell’Irap, con tutte le conseguenze che questo può avere sui piani finanziari delle imprese, e poi dire “no, forse non la tagliamo più”; come non è possibile annunciare il bonus del 110% in edilizia e poi annunciare che “forse entro luglio ci saranno i piani attuativi”: questo significa bloccare tutto fino a settembre, dato che chi aveva programmato i lavori da maggio si è fermato in attesa delle nuove disposizioni. Se un’iniziativa come questa serve per ridare impulso al settore e generare nuovo lavoro la normativa di riferimento deve essere più semplice e rapida possibile".
Prosegue Filippa: "In questa fase è necessario sostenere in modo immediato vari settori, anche perché gli aiuti arrivati finora sono stati pochi e non hanno raggiunto tutti: l’industria turistica, ad esempio, che rappresenta una quota importante del Pil, anche nei nostri territori, è completamente ferma; non sarebbe stato difficile erogare finanziamenti già dallo scorso marzo a tasso zero e restituibili in 20 anni, in base al numero dei dipendenti. Purtroppo, invece, molte decisioni, a volte anche discutibili, sono state prese sulla carta ma non sono diventate operative o lo sono diventate in tempi troppo lunghi. Dobbiamo anche pensare al medio e al lungo termine, cioè a come vorremmo che diventasse il nostro territorio tra 20 o 30 anni. Dobbiamo ragionare su come sarà il nostro modo di vivere, su temi come le infrastrutture, materiali e digitali, la scuola, la casa, la sanità, la gestione dell’acqua e dei rifiuti, l’energia. Abbiamo lavori che potrebbero partire subito, creando occupazione e quindi ricchezza, ma chi autorizza? I funzionari pubblici faticano a prendersi la responsabilità e dovremmo pensare a una giustizia più veloce e che li sollevi, fatti salvi naturalmente il dolo o la colpa grave, dalla responsabilità penale".
Infine la proposta: "Valorizziamo di più – conclude Filippa – i nostri Comuni e le nostre Province, i cui sindaci e presidenti in questi mesi hanno lavorato molto bene, dimostrando di essere in contatto con il mondo reale, perché non possiamo permetterci di trasformare ogni problema economico in un problema politico. Oggi la Bce ci sta sostenendo molto, l’Europa ha dimostrato una flessibilità inimmaginabile fino a pochi mesi fa e dobbiamo saper cogliere e sfruttare tutte le occasioni che ci vengono date. L’autostrada del sole è stata il simbolo dell’Italia che si muoveva nel boom economico degli anni ‘60; oggi dobbiamo costruire una nuova autostrada del sole per far correre i dati e le merci. “Industria 4.0”, sostegno all’export, crediti assicurati: le nostre imprese hanno dimostrato di essere molto veloci nel decidere e in questo momento la rapidità può essere vincente. Per questo chiedo ai politici di non appesantirci: è come se dovessimo correre i 100 metri con dei pesi attaccati alle caviglie; se non volete darci degli aiuti toglieteci almeno i pesi".