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TORINO - 14-06-2020 -- Centri estivi, teatri e cinema,

circoli, terme e spazi benessere, sale gioco… Sono queste le principali attività che con domani, in linea con i progressivi allentamenti delle restrizioni da Covid-19 a livello nazionale, il Piemonte ha autorizzato. Nella serata di ieri il governatore Alberto Cirio ha firmato l’ordinanza che aggiorna i precedenti provvedimenti e amplia il numero di attività che possono tornare alla normalità, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari.

La principale novità riguarda i centri estivi (all’aperto e al chiuso) per tutti i ragazzi da 0 a 17 anni. La lunga serrata e la chiusura prolungata di asili e scuole hanno messo a dura prova, sia bambini e adolescenti, sia le famiglie che hanno dovuto gestire gli impegni lavorativi. Le attività estive sono per molti una valvola di sfogo. Ma vanno effettuate secondo scrupolose regole. La capienza massima di ogni struttura è di 100 persone. ci dovrà essere un coordinatore maggiorenne formato e con un’esperienza almeno triennale e gli accompagnatori saranno in rapporto 1:6 sotto i sei anni; 1:8 nella fascia 6-11 anni; 1:10 oltre. Dovrà essere approntata un’area di pre-triage in cui, ogni giorno, verrà misurata la temperatura corporea e compilato un questionario. Ci sarà un’area vestizione/svestizione cui si accederà scaglionati ogni 5-10 minuti. Il distanziamento è obbligatorio. La mascherina non è consigliata sotto i 6 anni, va tenuta al di sopra dei 6 a meno che non si pratichi attività ludico-motoria. Il pranzo può essere consumato al chiuso ma a turni, mantenendo le distanze e utilizzando contenitori monouso da raccogliere e gettare subito.

Con domani tornano fruibili i teatri e le sale cinematografiche e si possono tenere concerti. Al chiuso la capienza massima è di 200 persone, all’aperto di 1.000. Tra uno spettatore e l’altro ci dovrà sempre essere un metro di distanza da ogni lato (tranne familiari e conviventi). Tra pubblico e platea non meno di due metri. La mascherina non si indosserà solo una volta seduti: prima, dopo e negli spostamenti è obbligatoria.

Per quanto riguarda l’accesso, come visitatori, alle strutture sanitarie pubbliche e private, restano in vigore le norme di ogni singola direzione.

 

 

 

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